Caratterizzata da una grossa banda trasversale, la maglia nera della squadra è un omaggio a Roberto Dinamite, il grande idolo del club che ha fatto la storia del calcio brasiliano a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta. Dopo un ottimo avvio, la squadra lagunare entra in crisi tra novembre e dicembre, mancando l’appuntamento con la vittoria per ben 9 partite di fila e sottolineando cronici problemi in fase realizzativa. È raro avere problemi con questi siti, perché hanno un ottimo servizio di customer care e consegnano i prodotti in breve tempo. Fu una partita da record anche perché allo stadio Laugardalsvöllur di Reykjavík accorsero 20.034 spettatori, mai così tanti per una partita in Islanda. Raccontò così la vicenda che lo fece condannare: «Dopo cena, mentre sto giocando la solita partita a tombola, tanto per ammazzare il tempo, mi si avvicina il mio compagno Della Martira: «Paolo, vuoi venire un attimo che ci sono due amici che vogliono conoscerti?». Rossi raccontò così le sue caratteristiche tecniche: «Io non segno quasi mai di potenza, generalmente conquisto quei due metri che costano il goal all’avversario.
Rossi scese in campo soltanto per altre cinque volte nell’arco di quel torneo, chiuso con la retrocessione dei lariani, senza riuscire ad andare a segno. E se devo invertire l’ordine delle cose ci devo pensare non una ma cento volte. Secondo me Farina era una spanna sopra gli altri, aveva delle idee innovative. Il Vicenza concluse quel campionato al secondo posto, trascinato da un Rossi miglior marcatore dell’anno con 24 gol. La sua prestazione convinse Enzo Bearzot a convocarlo al campionato del mondo 1978 in Argentina. Le qualificazioni al campionato del mondo 2010 videro gli estoni affrontare, tra le altre, la Spagna campione d’Europa in carica e la Turchia, semifinalista di Euro 2008. L’Estonia riuscì a fermare i turchi tra le mura amiche (0-0), ma chiuse il girone al quinto e penultimo posto, con 8 punti ottenuti. Nel 2009 è stato testimonial italiano della FAO per sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere fondi in favore della lotta globale contro la fame nel mondo. Nel 1972, a sedici anni, passò alla Juventus nonostante in famiglia fossero contrari, come ricordò lo stesso Rossi in un’intervista: «Non è stato facile, ai miei genitori non è che l’idea andasse molto. La svolta della carriera era però dietro l’angolo: la Juventus convinse infatti il L.R.
A Vicenza Rossi trovò nel tecnico Giovan Battista Fabbri, per sua stessa ammissione, un secondo padre che gli diede fiducia e lo aiutò a crescere; l’allenatore emiliano segnò una svolta nella carriera di Rossi, grazie anche allo spostamento in campo da ala a centravanti. Vicenza l’allenatore Giovan Battista Fabbri decise di proporlo come centravanti; questo divenne il suo ruolo definitivo. Lo stesso Farina disse in proposito: «Mi vergogno, ma non potevo farne a meno: per vent’anni il Vicenza ha vissuto degli avanzi. L’interesse crescente da parte dei media, degli sponsor e del pubblico ha portato ad un aumento degli investimenti nel settore. Ad aiutare gli allenatori, ci sono il preparatore atletico, il preparatore dei portieri, il capo delegazione, il segretario, i medici, i massofisioterapisti e gli osservatori, che assistono ai match degli avversari. Il giocatore, infatti, subì un nuovo infortunio al ginocchio (colpito duro dallo stopper dei cecoslovacchi del Dukla Praga, Macela, durante il match d’andata di Coppa UEFA) e i suoi 15 gol non bastarono a salvare la squadra da un’incredibile retrocessione in Serie B, impronosticabile dopo il secondo posto dell’anno prima. La crisi sportiva diviene anche amministrativa, col club schiacciato da una situazione debitoria ormai insostenibile e incapace di allestire una squadra competitiva: i gialloblù pertanto retrocedono nel campionato di Promozione, toccando il nuovo punto più basso della storia sociale.
Il giocatore fu a lungo il capocannoniere della Serie A (chiudendo poi terzo in questa graduatoria), ma ciò nonostante la formazione perugina non riuscì a ripetere il campionato di vertice della precedente annata, anche a causa dello scoppio in primavera dello scandalo scommesse che finì per coinvolgere, tra vari dubbi mai del tutto chiariti, lo stesso Rossi. E poi lo sport è come l’arte, maglia juve arancione e Paolo è la Gioconda del nostro calcio». Il 16 maggio 2014 ha preso parte al torneo di calcio benefico «Bambini senza confini», organizzato da don Paolo De Grandi e giocato allo stadio Città di Arezzo per raccogliere fondi da destinare ai bambini palestinesi. Nel 2012 è stato testimonial della seconda edizione della manifestazione «Un mese per l’affido», organizzata allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica ad accogliere temporaneamente nelle loro case bambini e ragazzi in serie difficoltà. Nel 2007, insieme ai ciclisti Matteo Tosatto e Filippo Pozzato, all’avvocato Claudio Pasqualin e a Don Backy, ha preso parte alle registrazioni del disco Voci dal cuore, il cui ricavato è stato devoluto al Progetto Conca d’Oro, ONLUS di Bassano, e all’associazione Bambini cardiopatici nel mondo; l’ex attaccante ha cantato la canzone La leva calcistica della classe ’68.