Nel calcio a 5, le società che prendono parte ai campionati della penisola italiana sono 2: l’Associazione Sportiva Dilettantistica Pro Gela, nata nel 1987 disputa il campionato di Serie C1. Le maglie dei New York Red Bulls vanno oltre gli stadi di calcio e sicuramente d’ora in poi le indosseranno molti rapper e appassionati di streetwear. Area ambientale dei Tafoni di Monte Crobu. Necropoli a domus de janas di Cùccuru Su Cardolinu di Monte Crobu (4 tombe ipogeiche di tipo collettivo; Neolitico Finale: 3200 a.C. – 2800 a.C. e “cultura di San Michele di Ozieri”): in questa località sono state rinvenute delle domus de janas risalenti al neolitico. Vi sono poi località oggi popolate ma un tempo non o scarsamente abitate benché già dotate di toponimo, quelli che un tempo, insieme alle aree del centro storico, venivano definiti cantùn, ossia punti di riferimento antropico-simbolici nella suddivisione del territorio afferente al paese. 1828 per volontà di famiglie benestanti canzesi e milanesi, avendo già ricevuto l’autorizzazione decenni prima da Maria Teresa d’Austria.
Chiesa di Santa Maria a Flumentepido e rovine dell’antico monastero benedettino (XI secolo): situata nella frazione di Flumentepido, risale all’XI secolo, di stile romanico, presenta una facciata con campanile a vela e interno a navata unica. Vi si trovano l’ingresso storico del Parco di Villa Barni, la facciata del Teatro Sociale, il parco di Villa Conti-Ponti con l’edicola del Crocifisso, la Scuola dell’infanzia e la Scuola primaria. L’architetto dispose i locali di rappresentanza attorno ai cortili interni e le parti abitate a contatto col giardino all’italiana e con l’ambiente agreste raggiungibile sull’altra sponda del torrente Ravella tramite un ampio ponte interno al perimetro della villa. L’area centrale è – salva la prima collocazione, preistorica, del paese, vicino al Lago del Segrino – il centro più antico del borgo, che dall’attuale via Meda (Mèzz Cânz) si dirama in quattro direzioni fondamentali: l’area dei vicoli di quello che dovette essere il vecchio castello (Turèta e Pretòri); la Cuntrada dal Murnerìn, che ricorda questa figura storico-leggendaria, ispiratrice del manzoniano Renzo; il budello strettissimo di collegamento con la piazza di santo Stefano (La stréncia); e la via tortuosa che si dirige verso il ponte della Ravella (la Cuntrada da San Mirètt). Lo scalo ferroviario cittadino per i treni passeggeri dal 2011 è la stazione di Carbonia Serbariu, maglie squadre calcio progettata con caratteristiche di centro intermodale passeggeri per ospitare in una stessa struttura i capolinea dei treni e delle autolinee extraurbane.
Tra il 10 e l’11 luglio la divisione tedesca «Hermann Goering» e quella italiana «Livorno» contrattaccarono gli americani nella piana di Gela: i contrattacchi dei «gruppi mobili» italiani, reparti motocorazzati costituiti ciascuno da circa 1.500-2.000 uomini, una dozzina di carri o semoventi ed una batteria d’artiglieria, misero in seria crisi le posizioni alleate; circa 20-30 carri Renault R35 di preda bellica del 131º reggimento carri riuscirono a fare breccia, penetrare fin quasi alle spiagge e a combattere in città. Nel 1993 fece scalpore l’uccisione, durante la guerra bosniaca, del volontario di pace canzese, di ispirazione cattolica, Gabriele Moreno Locatelli, a cui una petizione popolare degli abitanti di Sarajevo ottenne di dedicare una via della città. Tra la città e le sue frazioni sono presenti 7 scuole dell’infanzia, 9 scuole primarie, 5 scuole secondarie di primo grado e 5 scuole secondarie di secondo grado (di cui un liceo classico e linguistico, uno scientifico, due istituti tecnici e uno professionale). Sirri: in questa frazione sono state rinvenute delle domus de janas anch’esse risalenti al neolitico. Quando i lavori saranno completati, verranno allestiti un punto di ritrovo culturale e alcuni campi coltivati a cura delle associazioni canzesi. Vi si praticava un’agricoltura montana, che richiedeva prati, campi e boschi puliti, per evitare il rimboschimento e assicurare la necessaria esposizione al sole, atta a contrastare il clima rigido.
Carbosarda gestiva e possedeva non solo tutti gli impianti produttivi e industriali dell’intero bacino carbonifero del Sulcis, ma anche quasi tutto il patrimonio immobiliare di Carbonia e delle frazioni minerarie di Bacu Abis e di Cortoghiana, dove ogni casa e ogni edificio, sia per uso abitativo o pubblico, apparteneva alla sunnominata società mineraria. Complesso della Miniera di Serbariu: nel giacimento carbonifero di Serbariu – Nuraxeddu con gli impianti estrattivi di pozzo 1, pozzo 2, pozzo 3, pozzo 4, pozzo 5, pozzo 6, pozzo 7, pozzo Nuraxeddu Vecchio, pozzo del Fico. Cortile entro il perimetro di uno o più fabbricati o quello attiguo alle case coloniche, che dà accesso alla casa stessa o alla stalla e in cui possono essere allevati gli animali domestici. Le case si affacciano con un solo lato sulla via, ma a volte i muri non sono in comune. In paese sono presenti altre due case di riposo. Alcune grotte nel comune risultarono abitate dal Neolitico Medio (4700 – 4000 a.C.), alla “cultura di Bonu Ighinu di Mara” sino al Neolitico Finale (3200 a.C.) e alla “cultura di San Michele di Ozieri”: esse sono la grotta dell’Ospedale, la grotta di Barbusi e la grotta sepolcrale di Tanì (nota anche come grotta eneolitica di “Su Cungiadeddus de Serafini”).
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